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Quest’emozionante video di Angelo Anastasio è dedicato a tutti gli amalfitani nel mondo; a chi sa donare un sorriso; a quelli che credono nella forza del bene; al Santo Patrono Andrea che continui ad illuminare e proteggere la città di Amalfi. A tutti quelli che in un anno triste flagellato dalla pandemia hanno perso persone care, trapassate nelle braccia del Padre Eterno, che siano queste immagini di consolazione e giubilo per i loro cari, per la madre terra; diano speranza a te che guardi con occhi di un bambino, capolavoro di Dio. Il Paradiso è qui, Cristo è risorto e vive, perché il mondo vive negli occhi e nel cuore di chi ama.
Cristo mia speranza è risorto, sì ne siamo certi, Cristo è davvero risorto, il Signore della vita era morto ma ora vivo trionfa.
Cristo risorto non è un personaggio del passato ma è glorioso e se vogliamo possiamo incontrarlo e relazionarci con lui, fare esperienza dell’incontro con lui e sentirlo presente: è lui che ci dice parole di consolazione e di speranza; è lui che riscalda il nostro cuore.
L’Arciconfraternita dell’Addolorata secondo Matteo Camera fu fondata nel 1765. È quanto scrisse in una lettera in cui indicò le date di istituzione delle congreghe amalfitane. Matteo Camera è il principale storico cittadino. Non solo, ma egli fu anche confratello e priore dell’Addolorata, carica che ricoprì anche il padre. Elementi questi che dovrebbero deporre a favore della fondatezza di tale affermazione.
Chiediamo perdono per i nostri peccati, le nostre ingratitudini e per le offese al suo amore, meditiamo, contempliamo, riviviamo nella liturgia i santi misteri della passione morte e resurrezione del Signore per risorgere con lui a vita nuova: Pasqua sia un vero passaggio ad una vita trasfigurata dalla presenza del Signore, il ramoscello d’ulivo benedetto sia segno di pace e di riconciliazione.
Hanno avuto inizio oggi le SS. Quarantore della Basilica Cattedrale di Amalfi, presiedute dal vicario parrocchiale don Christian Ruocco
La parola di Dio che c’è stata annunziata, ci vuole riempire di gioia, ma per accogliere questa gioia dobbiamo ricordare i benefici che lui ci ha fatto: ma cosa Dio ha fatto per noi?
Tre doni ci vengono ricordati, ma ce ne sono tanti altri, ognuno di noi conosce quello che ha ricevuto da Dio.
Il corpo di Gesù e il tempio di Dio perché lui era Dio ma anche il mio corpo, anche il vostro corpo è diventato tempio di Dio, è questa la bella notizia: Dio abita nel cuore dell’uomo e lo trasforma, è lui che vive dentro di noi; è lui che nelle tempeste della vita fa tornare il sereno; è lui che ci aiuta ad accogliere la croce di ogni giorno; è lui che ci spinge a donarci agli altri.
Noi non possiamo camminare nella terra dei viventi se non saliamo su questo monte che è l’altare dove il Signore mostra ai nostri cuori lo splendore del suo volto. Com’è bella l’espressione del vangelo quando dice che i discepoli prima rimasero spaventati, lo spavento fa parte della nostra vita, prima si spaventavano, ma poi dopo essere avvolti nella nube dello Spirito Santo, dopo aver ascoltato la voce del Padre, non videro più nessuno se non Gesù solo, e Gesù era con loro.
La fibra consentirà di migliorare notevolmente la qualità delle immagini video dello streaming, per un servizio che nell’ultimo anno ha subito un’impennata di utenti.
Andiamo incontro a Gesù stamattina e gli è qui per rinnovare la sua alleanza per noi, mettiamo la nostra mano nella sua ma da stamattina e insieme camminiamo per i sentieri che oggi Dio prepara per e noi, questi sentieri sono tutto amore e fedeltà, Dio ci ama e ci prepara sentieri che ci conducono alla gioia della salvezza.
Carissimi con il mercoledì delle ceneri si apre il cammino quaresimale segno della penitenza e cammino di conversione, un dono che ci stimola, ci aiuta a camminare in modo rinnovato verso la Pasqua.
Il profeta Gioele invita a non fermarsi all’esteriorità ma ad andare al cuore a convertirsi a cambiare dentro a partire dal cuore; non un cambiamento superficiale esterno esteriore ma qualcosa che ci tocca nel profondo.
La liturgia di oggi mette sulle nostre labbra questa bella preghiera: “Tu sei il mio rifugio mi liberi da ogni angoscia.”
Questa preghiera possiamo gustarla, perché fuori soffia il vento forte e noi ci siamo riparati qui in chiesa, qui non abbiamo paura dei pericoli che ci possono essere fuori, stiamo al sicuro; qui viene a visitarci adesso Gesù, è lui il nostro rifugio.