Sabato Santo, giorno del silenzio

Sabato Santo è un giorno per meditare sul silenzio di Dio, ma anche sul nostro silenzio per ascoltare meglio la Sua Parola.
Dio alle volte si nasconde per farsi cercare e trovare, fa silenzio perché possiamo meglio gustare la Sua presenza e la Sua voce. Pensiamo al valore del silenzio, con la profondità del pensiero di Madeleine Delbrêl: “Il silenzio non ci manca, perché lo abbiamo.  

Il vero rumore è l’eco che le cose hanno in noi. Non è il parlare che rompe inevitabilmente il silenzio. Il silenzio è la sede della Parola di Dio, e se, quando parliamo, ci limitiamo a ripetere quella parola, non cessiamo di tacere.

Il dolore dei molti, oltraggiati dalla violenza e sofferenza inflitta dalle vicende umane, del nostro tempo, sono lancinanti piaghe inferte al Figlio dell’Uomo, che dice Isaia: “maltrattato, si lasciò umiliare e non aprì la sua bocca; era come agnello condotto al macello, come pecora muta di fronte ai suoi tosatori, e non aprì la sua bocca”; fu un silenzio, intimo tormento, che vedrà luce: la vittoria della vita sulla morte.

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